
Chirurgia orale al suo meglio! Sostituzione ossea e impianti dentali
La domanda fondamentale sulla riabilitazione dentale è se il paziente abbia abbastanza osso per poter inserire impianti dentali o meno. Quello che verrà ora sarà interessante se la risposta sarà negativa. Se non c’è abbastanza osso per la riabilitazione, di solito è necessario sostituirlo. Esistono diverse opzioni per questo, l’applicazione/selezione del metodo più appropriato è determinata dal grado di carenza ossea e dalla protesi fissa finale che desideriamo.
Le opzioni più e meno frequenti
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Aumento osseo con materiale sintetico BioOss
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Trapianto osseo dall’osso mascellare
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Trapianto osseo dell’anca
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Trapianto osseo dal lembo di perone
L’assistenza sanitaria sta vivendo un enorme sviluppo e naturalmente, l’odontoiatria non fa eccezione! È un dato di fatto che, grazie ai progressi del XXI secolo, molti trattamenti inimmaginabili o irrealizzabili sono diventati oggigiorno una routine. Insieme all’odontoiatria, tecniche, strumenti e materiali si sono evoluti, dando vita a numerose potenziali opzioni. Un’area prominente è la chirurgia dentale e orale, inclusi il trapianto e la sostituzione ossea, a cui vale la pena prestare attenzione. Il osso sano è la base per l’implantologia dentale, in altre parole per la sostituzione dei denti. In caso di carenza ossea, la carenza deve essere compensata. Questo può avere diversi livelli e può variare da paziente a paziente. Il nostro studio dentistico a Budapest è uno dei pochi in Ungheria e in Europa in cui i nostri medici possono eseguire quasi tutti i livelli di innesto e trapianto osseo! Diamo ora un’occhiata a questi livelli.
Di norma, quando il paziente intende colmare la mancanza di denti il prima possibile e di solito c’è abbastanza osso, inseriamo semplicemente gli impianti dentali e, dopo 3-4 mesi di ossificazione, completiamo il lavoro protesico, ovvero realizziamo i denti fissi/corone o il ponte o un ponte/protesi circolare completo. Questo trattamento viene eseguito in anestesia locale. Il trattamento in sé è totalmente indolore e molto meno traumatico dell’estrazione di un singolo dente. La zona chirurgica, 1-2 settimane dopo l’impianto dentale, può essere ancora sensibile!
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Aumento osseo con materiale di innesto artificiale BioOss. Questo è probabilmente il primo livello di carenza ossea. Stiamo parlando di quando la quantità di osso mancante è così piccola che può essere sostituita solo con il materiale di innesto osseo BioOss, senza utilizzare osso proprio. L’integrazione o ossificazione richiede 4-6 mesi, dopodiché è possibile posizionare l’impianto/gli impianti dentali. Anche l’impianto dentale necessita di un periodo di integrazione, che è di circa 3-4 mesi. Successivamente si procede con i lavori protesici, realizzando denti / corone o ponti dentali. L’innesto osseo e l’impianto vengono eseguiti in anestesia locale e sono totalmente indolori, tuttavia la zona chirurgica, anche 1-2 settimane dopo l’operazione, può essere ancora sensibile e il viso del paziente può risultare leggermente gonfio.
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Trapianto osseo dall’osso mascellare. Questo è il livello successivo di perdita ossea. Ciò significa che la quantità di osso mancante è maggiore e il materiale BioOss non è sufficiente a sostituirlo completamente, quindi è necessario un po’ del proprio osso. Nella maggior parte di questi casi, l’area donatrice è l’osso mascellare, da cui il chirurgo orale preleva piccole fette o blocchi. Questi blocchi vengono fissati con microviti all’area mancante. L’ossificazione o integrazione richiede circa 5-6 mesi. Dopodiché, tutto procede come al livello precedente, quindi vengono inseriti prima gli impianti dentali e 3-4 mesi dopo si completa il lavoro protesico. Anche questo intervento di chirurgia orale è indolore, ma richiede più tempo, quindi è più lungo. Per questo motivo, il paziente può scegliere se sottoporsi all’intervento in anestesia locale o in anestesia totale. Ulteriori motivi per optare per l’anestesia totale sono le condizioni fisiche e psicologiche del paziente, la fobia del dentista o ad esempio, l’ipersensibilità, solo per menzionare alcuni. La zona operata, anche 1-2 settimane dopo l’operazione, può essere ancora sensibile e il viso del paziente può risultare leggermente gonfio.
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Trapianto osseo dall’osso dell’anca. Quando si verifica questo livello di perdita ossea, ovvero quando né il materiale artificiale (BioOss) né l’osso mascellare sono sufficienti a ricostruire l’osso necessario per ricevere gli impianti dentali, è necessario trovare un’altra area donatrice e l’area ideale è l’osso dell’anca. L’anca nella maggior parte dei casi fornisce una quantità significativa di osso. L’intervento dura circa 3 ore e durante l’intervento, la quantità necessaria di osso viene prelevata dall’anca e trapiantata nella parte della mandibola in cui il paziente presenta la carenza ossea. Anche in questo caso, le fette o i blocchi ossei vengono fissati con microviti. Una volta terminato l’intervento di chirurgia orale, il processo coincide con quello precedente. Il tempo di osteointegrazione ossea è di circa 6 mesi, dopodiché verranno inseriti gli impianti e, dopo altri 3 mesi, seguirà la protesi. L’intervento viene eseguito esclusivamente in anestesia totale ed è completamente indolore. Nelle prime 2-3 settimane di recupero, soprattutto nei primi giorni, le aree sottoposte all’intervento (anca e mandibola) saranno piuttosto sensibili. Anche camminare sarà più difficile all’inizio, per 3-5 giorni.
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Trapianto osseo da lembo di perone. Questa complessa ricostruzione mandibolare rappresenta ora una soluzione per i pazienti che, per qualche motivo, non hanno abbastanza osso e che le forme di sostituzione ossea precedentemente menzionate (BioOss, osso mascellare, osso dell’anca) risultano insufficienti. Quando la carenza verticale della mandibola/mascella supera 1 cm e la perdita orizzontale è fino a 5 cm o più, è inevitabile cercare un’altra area donatrice più abbondante. Considerando tutto ciò, il perone è una fonte ideale che offre la quantità di osso necessaria per realizzare una ricostruzione di queste dimensioni. Questo intervento chirurgico, ampio e complesso, dura circa 3-4 ore e viene eseguito in anestesia totale, in condizioni ospedaliere! Il grande vantaggio di questo metodo è che, grazie alle grandi dimensioni dell’osso trapiantato, nella maggior parte dei casi è possibile posizionare contemporaneamente anche gli impianti dentali e in tal caso, l’osso e gli impianti si integrano insiemme. L’altro vantaggio di questo aumento verticale è che è possibile realizzare un lavoro protesico completamente estetico e naturale, poiché le labbra sono supportate in modo ottimale e naturale dai denti! Anche le grandi rughe intorno alla bocca vengono significativamente ridotte, poiché è possibile realizzare i denti della dimensione corretta e appropriata, evitando denti eccessivamente lunghi, che non avrebbero un aspetto naturale. Grazie all’anestesia totale, l’operazione è totalmente indolore! Naturalmente, nelle prime 2-4 settimane di recupero, principalmente durante la prima settimana, le aree dell’intervento (perone e mandibola) saranno piuttosto sensibili.
Gli interventi chirurgici in anestesia generale vengono sempre eseguiti in presenza di un anestesista e del suo assistente! L’anestesia generale è sempre preceduta da esami obbligatori, compreso esami di laboratorio completi, radiografia del torace ed ECG. Conoscendo i risultati di questi esami, prima di ogni intervento viene effettuato un consulto con l’anestesista.
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